lunedì 1 aprile 2013

CPA FI SUD: DAI NOSTRI QUARTIERI I SERVIZI NON SE VANNO



Dai nostri quartieri i servizi non se ne vanno!
Anzi…rivogliamo anche quelli che ci avete tolto! 

Non poteva che iniziare nel migliore dei modi la battaglia contro la chiusura del presidio di fisioterapia di piazza della Costa. Un'assemblea partecipatissima sia a livello numerico, sia per quanto riguarda la volontà di tutti i presenti di non voler cedere di un passo davanti a quello che rappresenterebbe la scomparsa dell'ultimo presidio sanitario del Quartiere 3. 
Un quartiere ad alta densità abitativa, dove ancora banche e uffici non hanno espulso gli abitanti storici, dove ancora si cercano di difendere gli spazi di socialità e aggregazione, dove si cerca di impedire la vendita ai privati dei “gioielli di famiglia” come il parco di Rusciano o la scuola Don Facibeni, dove gli spazi abbandonati, si sia d'accordo o meno, diventano spazi di produzione culturale e politica, e non buchi neri dove lo spaccio fa da padrone. 
Un quartiere che ha imparato che le promesse valgono ben poco così come è stato per il nuovo presidio sanitario che doveva sorgere in viale Europa: servono poi a poco le operazioni di immagine come quella del pressoché inesistente ambulatorio di via G. Orsini. 


Così come in passato contro lo spaccio nel quartiere, ricordando positivamente che fu una delle poche zone che all’ipotesi di “militarizzazione” rispose con la necessità di vivere le piazze e le strade, si conferma l'esistenza di un tessuto sociale sensibile che in questo caso non intende sottomettersi alle logiche del risparmio e del mercato e continua a mettere al centro l'interesse collettivo e i bisogni di giovani e anziani.
Una battaglia per il mantenimento di un piccolo ma importante presidio, simbolo di una logica perversa che tende a centralizzare e tagliare i servizi in nome di un risparmio, di una spending review come dicono i “nostri” economisti, che determina la lenta ma inesorabile scomparsa dei servizi sociali e sanitari dai quartieri, che obbliga chi ne deve usufruire a difficili spostamenti in una città che privatizza e taglia anche il servizio di trasporto pubblico, sempre più caro, che obbliga madri e padri lavoratori a sacrificare tempo e denaro per raggiungere i servizi per l'infanzia aggiungendo ulteriori sacrifici a quelli che quotidianamente devono affrontare per le necessità di cura. 
Una scelta che non farà altro, per chi può permetterselo, che regalare ulteriori guadagni ai privati pronti a lanciarsi come avvoltoi dove il pubblico taglia i propri servizi. Per non parlare di tutti quegli anziani, non più in grado di vivere in autonomia, costretti a spostarsi dalle zone dove hanno costruito le loro relazioni sociali e affettive negli ultimi anni della loro vita. Una battaglia che sta diventando esempio per altri, che sa unire le giuste istanze dei lavoratori e delle lavoratrici della sanità in difesa del servizio pubblico al diritto degli altri lavoratori, disoccupati, pensionati, giovani e anziani che ne usufruiscono per mantenere i servizi nei quartieri, pubblici e di qualità. 
E' per questo che non possiamo che sostenere, così come abbiamo fatto finora, la battaglia in atto, con la nostra presenza e con tutto quello che nel nostro piccolo possiamo mettere a disposizione per la sua riuscita. 

NO ALLA CHIUSURA DEL PRESIDIO DI FISIOTERAPIA DI PIAZZA DELLA COSTA
PER UNA POLITICA CHE RIPORTI I SERVIZI SOCIALI E SANITARI NEI QUARTIERI

CENTRO POPOLARE AUTOGESTITO FIRENZE SUD

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